DALLE PRIME BARBATELLE DI VITE AL NEGROAMARO ALEZIO DOC
Centinaia di barbatelle fa… La storia che vi raccontiamo ha origine nel 1300 lungo il pendio delle Murge salentine che corrono verso lo Jonio. Intorno all’Abbazia di San Mauro, i monaci basiliani giunti dalla Turchia, fondarono un piccolo insediamento e misero a dimora le prime barbatelle di vite. Da quelle piantine è nato questo vitigno autoctono del territorio salentino.
Il negroamaro di Cantina Coppola, nasce invece nel 1489 anno in cui Laura Cuti sposò Orsino Coppola portando in dote otto ettari di terreno coltivati a vigneto. Da allora la Tenuta Li cuti è di proprietà della famiglia ed è coltivata a vigna. Un vigneto tracciabile storicamente, autentico cru di cui Luigi Veronelli già negli anni settanta riconosceva qualità e potenzialità. Il vigneto a pochi chilometri dalla costa jonica risente dell’influenza benefica del mare che gli conferisce uno spiccato carattere e un tannino deciso. In questa zona si produce l’Alezio Doc , piccola denominazione riconosciuta nei primi anni 80 su impulso di Carlo Antonio Coppola che contribuì alla stesura del disciplinare. Innumerevoli testimonianze e reperti documentano la presenza della vite e l’eccellente qualità dei vini ottenuti in tutta l’area gallipolina fin dal 1600. Nel 700 si concretizzarono le esportazioni di Olio e Vino per tutta Europa in partenza da Gallipoli e nella metà dell’ottocento sorsero in tutto il Salento moderni impianti per la pigiatura delle uve e per la vinificazione, molti dei quali in prossimità della ferrovia per agevolare gli scambi commerciali. Importanti fonti documentali attestano in quel periodo un incremento della coltivazione della vite a causa della forte richiesta di vini da taglio da parte delle regioni settentrionali . Si può affermare, quindi, che ALEZIO sia tra le più antiche aree d’Italia a vocazione viticola. Dal 1948 anno del primo imbottigliamento il negro amaro di Cantina Coppola ha incontrato il favore degli esperti e degli estimatori del buon vino. Al 1950 risale il primo riconoscimento al Gran Premio Festival Gastronomico di Bologna. Nel 1970 Medaglia d’oro al Concorso di Pramaggiore e nel 1972 al Concorso Enologico permanente di Milano. Sempre negli anni settanta il nostro negro amaro ha guadagnato le lodi di Luigi Veronelli che lo segnalava nel catalogo Bolaffi. Negli anni 80 con l’approvazione del disciplinare è cominciato un nuovo percorso per la nostra Cantina con la produzione di tre grandi vini ALEZIO DOC, il Doxi Riserva, il Rosso Li Cuti e il Rosato Li cuti, recensiti negli ultimi anni dalle maggiori Guide ai Vini e premiati in prestigiosi concorsi.